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Friselle Pugliese tradizionali fatte a mano

secondo l’antica tradizione delle massaie e dei panificatori pugliesi con ingredienti semplici e genuini

Ingredienti

  • Farina di grano di tipo “0”
  • Olio di oliva
  • Olio extravergine di Oliva
  • Birra
  • Latte di soia
  • Sale
  • Lievito di Birra

Valori nutrizionali del prodotto

  • Energia: 1466 Kj/350 Kcal
  • Carboidrati: 45 grammi
    • di cui zuccheri 1,6 grammi
  • Grassi: 15 grammi
    • di cui saturi 2.1 grammi
  • Proteine: 7.2 grammi
  • Sale: 2 grammi

Caratteristiche e storia delle friselle

La frisella detta anche frisa nel linguaggio comune, è un tipico alimento della tradizione meridionale della nostra Italia. E’ un prodotto a base di ingredienti semplici e genuini come il grano duro con la sua semola, sale, lievito ed acqua.

La frisella è considerato l’alimento sostitutivo del pane ma a differenza di quest’ultimo è cotta due volte infatti viene chiamata anche pane bis-cotto. Il suo semplice impasto è simile a quello dei taralli che viene lavorato a mano e tagliato nella giusta pezzatura con tradizione insegna.

L’impasto delle frise viene lavorato fino ad ottenere delle losanghe prima schiacciate e poi arrotolate su se stesse mantenendo il foro al centro dopo di tale procedeimento vengono infornate regolamente e dopo la prima cotture la calda frisella viene tagliata a metà attraverso l’uso di uno spago ” a strozzo” grazie a questa tecnica le facce delle frise assumono una superfice irregolare che caratterizza l’alimento. Per finire vengono nuovamente infornate per teminare la cottura eliminando l’umidità residua

La forma, detta a ciambellina, con il foro centrale, non è assolutamente casuale ma serve a determinae esigenze di trasporto e conservazione infatti nella tradizione mediterranea erano infilate in una cordicella per po essere legate tipo collana facilitando in trasporto e la conservazione

La frisella è nata come prodotto povero per poi diventare un delizioso gourmet. La storia narra che in origine le friselle erano utilizzate da marinai per nutrirsi durante i loro lunghi viaggi in quanto, come si può ben comprendere era ed è tutt’ora resistente al viaggio ed al tempo in quanto già secca pertanto non poteva indurirsi più di tanto.

Ma le origini sembrano essere molto più antiche: le friselle erano infatti già presenti 3000 anni fa come pane da viaggio sulle navi fenicie. Quando arrivava il momento di mangiarle, i marinai le inzuppavano nell’acqua di mare, le condivano con olio d’oliva e poi le accostavano ad altri alimenti poveri come le cipolle.

Una leggenda racconta che le friselle sarebbero state portate in Puglia da Enea, durante la sua fuga dalla città di Troia. Il figlio di Anchise e di Venere sarebbe sbarcato a Porto Badisco, perla del Salento.

La zona di produzione delle Friselle corrisponde principalmente in Puglia dove hanno acquisito notorietà quelle della zona del Salento comunque questo alimento trova diffusione e radici anche in altre zone della nostra penisola, principalmente al sud e cioè Campania, Basilicata o Lucania e Calabria

Avvertenze

Conservare in luogo fresco ed asciutto e tenere lontano da fonti di calore

Peso 1.000 kg